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Il CRESM è una cooperativa sociale onlus, con sede in Sicilia, dall’esperienza pluridecennale negli ambiti della pianificazione dello sviluppo locale e rurale, della rigenerazione di comunità, dell’immigrazione e dell’inclusione sociale.

Le attività del CRESM si rivolgono principalmente ad agricoltori, imprenditori, famiglie e giovani, alla valorizzazione di beni confiscati alla mafia, a gruppi vulnerabili (disoccupati, immigrati, detenuti, disabili) in Italia e nell’area del Mediterraneo.

Il CRESM si occupa di povertà educativa dei giovani, collabora con scuole ed università di ogni ordine e grado, promuove start-up di cooperative ed imprese sociali.

Mission

Crediamo in un mondo multicentrico fatto di territori, regioni, paesi e organizzazioni internazionali impegnate a costruire una società responsabile e solidale dove: siano valorizzate le identità e le risorse locali; la contaminazione con altre culture sia considerata una possibile ricchezza per tutti; le relazioni internazionali non siano dominate dai più forti ma dalla cooperazione e dagli scambi equi; non abbia più cittadinanza la prepotenza di singoli, di gruppi o di Stati; ognuno sia libero di poter dare il proprio contributo per un mondo migliore.
(Alessandro La Grassa, presidente del CRESM)

Storia del CRESM

Il CRESM ha rappresentato l’evoluzione in chiave più apertamente meridionalistica del Centro Studi Valle del Belìce fondato nel 1969 da Lorenzo Barbera e altri collaboratori che avevano precedentemente operato con il Centro Studi e Iniziative per la Piena Occupazione nella Sicilia Occidentale promosso nel 1958 da Danilo Dolci e Lorenzo Barbera.

Danilo Dolci fu sociologo, attivista e dedicò la sua vita al miglioramento delle condizioni sociali delle aree sottosviluppate nella Sicilia Occidentale e all’uso della disobbedienza civile come mezzo per affermare diritti umani e costituzionali. Nel 1957 Dolci ottenne il Premio Lenin per la Pace e, con il denaro ricevuto, fonda insieme a Lorenzo Barbera il Centro Studi che godette di fama internazionale grazie alle iniziative popolari promosse dal 1958 al 1969 per lo sviluppo della Sicilia Occidentale, tra cui la Legge per lo Sviluppo del Belìce e la costruzione delle dighe Jato e Garcia.

In quegli anni la Valle del Belìce fu teatro di uno dei primi esperimenti nazionali di pianificazione dello sviluppo dal basso e, dopo il terremoto del 1968, epicentro di forme di lotta non violenta per sostenere la ricostruzione e per combattere l’inefficienza opprimente, a volte collusa con la mafia, delle istituzioni pubbliche.

Da queste esperienze nel 1973 Lorenzo Barbera, insieme ad un gruppo di agenti di sviluppo, esperti e volontari che avevano condiviso il lavoro del Centro Studi, fonda il Centro di Ricerche Economiche e Sociali per il Meridione – C.R.E.S.M.

Il lavoro del Centro Studi e del CRESM è stato a lungo finanziato attraverso comitati internazionali di raccolta fondi (in particolare in Svezia, Svizzera, Olanda e Germania). Questi comitati internazionali erano attratti dal carisma di Danilo Dolci e dall’efficacia delle capacità organizzative di Lorenzo Barbera. Ancora oggi, alcuni degli animatori dei comitati internazionali, sono in contatto con il CRESM. Nel 1980 il CRESM si insedia anche in Irpinia per organizzare, sulla base dell’esperienza siciliana, i comitati popolari per la ricostruzione dal basso a seguito del terremoto che devastò quest’area della Campania. Ancora oggi sono presenti in Irpinia numerose cooperative promosse dal CRESM.

Dopo il 1987 il CRESM inizia a lavorare con fondi pubblici erogati da Unione Europea, Stato e Regioni, per progetti sociali di formazione e creazione di imprese, in particolare dopo l’avvio del programma europeo LEADER, in parte ispirato al lavoro CRESM in Irpinia. Nel frattempo, nel 1994, la sede legale viene spostata a Gibellina, nella provincia di Trapani, dove si trova tuttora.

Nel 2004 Alessandro La Grassa, allievo di Lorenzo Barbera, viene eletto presidente dell’Assemblea del CRESM.

Dal 2009 il CRESM ha iniziato a lavorare con la Fondazione con il Sud che ha contribuito ad aggiornare l’approccio ai nuovi progetti non solo in riferimento alle attività specifiche ma anche per l’auto-sostenibilità del CRESM stesso.

Nel 2014 il CRESM diventa Cooperativa Sociale per meglio rispondere ai cambiamenti della società, iniziando a sviluppare un proprio modello di impresa sociale ed incubatore, sostenuto in questo percorso da Confcooperative.

Per approfondimenti sul quadro storico: Epicentro Belice